Ribadendo che non c’è stato nessun trattamento di favore per Jannik, l’Itia ha inflitto un altro duro colpo all’agenzia di Montreal che ha fatto ricorso al Tas. Il Numero Uno del mondo “è stato assolto perché l’hanno detto i fatti”. E la sentenza Halep può incidere favorevolmente sul verdetto svizzero
“Sinner innocente”: così l’antidoping del tennis stanga di nuovo la Wada
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